Scopo del lavoro. Lo scopo di questo studio è descrivere la nostra esperienza sull’impianto di protesi trapezio metacarpale a doppia mobilità Touch® nella popolazione costituita da 93 pazienti (di cui 4 operati bilateralmente, perciò 97 casi studio) operati tra gennaio 2020 e febbraio 2021 al Sant’Andrea University Hospital of Rome dallo stesso chirurgo operatore.
Procedimenti utilizzati. Tutti i pazienti sono stati valutati clinicamente e radiograficamente, prima dell’intervento e periodicamente per un periodo di follow‑up minimo di 2 anni.
Risultati. Abbiamo osservato un miglioramento clinico al termine del follow-up in tutti i test effettuati: riduzione importante del dolore (VAS da 7,05 a 0,79), un miglioramento dell’articolarità (Kapandji da 7,93 a 9,58), della forza e importanti miglioramenti con una funzionalità del pollice e della mano (DASH da 50,82 a 14,55).
Abbiamo osservato sottili linee di radiolucenza attorno alla coppa nel 5,15% dei pazienti e attorno allo stelo nel 3,09%, tuttavia senza alcuna correlazione clinica.
Abbiamo riscontrato l’assenza di complicanze maggiori, con un tasso di sopravvivenza degli impianti del 100%, e l’insorgenza di poche complicanze minori (8,25% di sindrome De Quervain e 6,19% di ipoestesia transitoria del pollice).
Conclusione. Il presente studio mostra risultati promettenti dopo 2 anni di follow‑up dall’impianto di protesi trapezio metacarpali a doppia mobilità; tuttavia, è importante prolungare il periodo di controllo post‑operatorio per poter valutare la reale longevità degli impianti e l’insorgenza di possibili complicanze tardive.