La necrosi avascolare del capitato (capitate AVN) è un’entità clinica rara. Solo 57 casi sono stati riportati in letteratura fino al 2019, con solo pochi casi etichettati come idiopatici perché senza traumi antecedenti o altre patologie concomitanti. In questo lavoro, presentiamo un caso di una donna di 22 anni con una necrosi avascolare del capitato trattata con un innesto osseo vascolarizzato prelevato dal dorso del radio distale basato sulla 2,3 ICSRA (arteria sopraretinacolare intercompartimentale) e fissato con un filo K. Ad un anno dall’intervento chirurgico, la paziente è soddisfatta; ha recuperato il completo range di movimento del polso e la forza di presa è uguale a quella della mano controlaterale. La nostra esperienza e altri lavori suggeriscono che l’innesto osseo vascolarizzato è un buon trattamento per l’AVN del capitato, se le superfici articolari sono conservate e non c’è un collasso osseo.