Premio miglior tesi corsi SICM
Le pseudoartrosi dell’avambraccio rappresentano una sfida clinica complessa e spesso portano a dolore, limitazioni funzionali e disabilità. Il trattamento della pseudoartrosi dell’avambraccio richiede un’approfondita valutazione dei fattori associati al paziente, delle caratteristiche della frattura e delle opzioni chirurgiche disponibili. Gli innesti ossei vascolarizzati sono emersi come gold standard per il trattamento del mancato processo di guarigione ossea, offrendo una soluzione promettente per le pseudoartrosi atrofiche. L’obiettivo di questo studio è ampliare le indicazioni all’utilizzo dell’innesto osseo vascolarizzato basato sull’ arteria interossea posteriore del radio distale (PIA-DRG) per il trattamento della pseudoartrosi diafisarie di radio. Questo innesto a flusso anterogrado, con il suo lungo peduncolo e ampio arco di rotazione, può raggiungere agevolmente sia la diafisi ulnare che quella radiale. Durante lo studio anatomico è stata valutata la lunghezza del peduncolo vascolare ed il diametro interno del vaso. L’innesto osseo vascolarizzato offre diversi vantaggi, tra cui un approccio limitato all’avambraccio e al radio distale senza morbilità a differenti siti donatori. A differenza degli innesti non vascolarizzati, che possono richiedere diversi mesi per guarire, il PIA-DRG, grazie al suo ricco apporto vascolare diretto, ha il potenziale per una guarigione rapida. Sebbene i trapianti vascolarizzati offrano tassi di unione più elevati e tempi di guarigione più rapidi, si tratta comunque di una procedura complessa che richiede una pianificazione e un’esecuzione meticolosa. In conclusione, il PIA-DRG rappresenta una preziosa alternativa alle procedure tradizionali di innesto osseo non vascolarizzato per casi selezionati di pseudoartrosi dell’avambraccio. Lo studio dimostra che può offrire una soluzione più efficiente e di successo per casi con piccoli difetti ossei, scarsa vascolarizzazione o insuccesso di trattamenti precedenti. Tuttavia, la dimensione del trapianto e la possibilità di danni vascolari in caso di precedenti interventi chirurgici devono essere presi in considerazione nella scelta di questa tecnica.