Premessa e obiettivi. Gli apici digitali in traumatologia della mano rappresentano una delle sedi più frequentemente lesionate. Le perdite di sostanza degli apici digitali possono essere causate da diverse tipologie di traumi. Per una ricostruzione ottimale, pertanto, è imprescindibile un bilancio lesionale completo (pre-operatorio e soprattutto intra-operatorio) ed è importante considerare non solo il recupero funzionale, ma anche l’aspettativa estetica-sociale che il paziente pone nella ri-costruzione stessa. Numerose sono le opzioni ricostruttive degli apici digitali me-diante lembi descritte in letteratura. La strategia chirurgica può essere legata a diversi fattori dipendenti da: paziente, tipo di trauma e caratteristiche della perdita di sostanza. In base a questi parametri, laddove per il ripristino anatomo-funzio-nale sia necessario l’ausilio di lembi, il nostro algoritmo si propone di utilizzare il lembo più indicato nella ricostruzione dell’apice digitale con i seguenti obiettivi: preservare lunghezza digitale e sensibilità pulpare, garantire una copertura stabi-le, ritornare allo svolgimento delle attività quotidiane.
Materiali e metodi. La nostra esperienza si è realizzata in un periodo di circa 3 anni prendendo in esame 78 traumi di apici digitali. La scelta della strategia chirurgica è stata guidata da: sede del trauma apicale (pulpare, radiale, ulnare, letto ungueale), dimensione del difetto e strutture coinvolte, geometria del trauma (orientamento obliquo dorsale, obliquo laterale, obliquo volare, trasversale), caratteristiche del paziente (genere, età, professione, comorbidità). In particolare, per i traumi ad andamento obliquo-dorsale, obliquo-laterale e trasversale sono stati utilizzati dei lembi V-Y di avanzamento come Tranquilli-Leali/Atasoy e Clover flap da noi ideato. Lembi sia omo- che etero-digitali sono stati impiegati per i traumi ad andamento obliquo volare dove è fondamentale il ripristino di forma e funzione del polpastrello. La scelta del lembo dipende anche dalle dimensioni del difetto, strutture lesionate e apice digitale coinvolto.
Risultati. In base alle tipologie di trauma e lesione apicale nei casi esaminati sono stati ottenuti risultati soddisfacenti in termini di sensibilità pulpare, lunghezza di-gitale, geometria della superficie ungueale, copertura stabile nel tempo, ripristino delle attività quotidiane in assenza di discomfort algodistrofico.
Conclusioni. La ricostruzione degli apici digitali richiede un accurato planning chirurgico che inizia da un attento bilancio lesionale e dipende da diversi fattori legati sia al trauma sia al paziente. Le opzioni chirurgiche riguardanti la ricostruzione degli apici digitali mediante lembi descritte in letteratura sono molteplici. Il nostro algoritmo offre una proposta decisionale basata sulla strategia chirurgica più idonea al ripristino delle caratteristiche anatomofunzionali della falange distale selezionando il lembo più indicato in funzione delle strutture interessate dal trauma.