L’infezione da COVID‑19 sembra avere tra i suoi meccanismi patogenetici fondamentali la comparsa di uno stato pro‑trombotico capace di creare gravi danni a diversi organi (polmone, rene, occhi…). Inoltre, i vaccini commercializzati in Italia nel dicembre 2020, usati per rallentare la diffusione e la mortalità di questo virus, sembrano anch’essi essere responsabili di un possibile stato pro‑trombotico nei soggetti a cui vengono inoculati. Gli autori di questo lavoro si sono allora chiesti se la pandemia di COVID‑19 può avere in qualche modo alterato i risultati delle anastomosi microchirurgiche eseguite presso il proprio centro. Sono quindi stati valutati retrospettivamente gli oltre 140 pazienti a cui è stato eseguita almeno una sutura vascolare microchirurgica all’arto superiore negli ultimi 4 anni (2 pre‑COVID vs 2 post‑COVID). Sono stati inclusi sia pazienti elettivi, oncologici e traumatologici trattati con lembo microchirurgico, che i pazienti a cui è stato effettuato un reimpianto digitale o di mano. Vengono presi in considerazione: una eventuale positività a COVID‑19; le date, il numero di dosi e la tipologia di vaccino contro il COVID‑19 eventualmente ricevute da questi pazienti.